Cani e percezione del tempo.

Cani e percezione del tempo.

Rosanna Capano

La percezione del tempo da parte del cane è basata su fattori che cambiano e sul susseguirsi dei loro bisogni fisiologici

La percezione del tempo vissuta dal cane è molto spesso argomento di interesse sia tra chi condivide la vita con loro che tra semplici curiosi.

La vita con un cane fa sperimentare il diverso modo di percepire il mondo, pur fruendo degli stessi organi di senso, olfatto, vista, tatto udito e gusto, l’evoluzione che ha interessato la nostra specie e quella del cane ha portato a diversi livelli di utilizzo, palese è che l’olfatto del cane è di gran lunga più sviluppato rispetto al nostro.

Per avanzare ipotesi o meglio comprendere l’altrui modo di percepire lo scorrere del tempo, facciamo un passo indietro e vediamo come lo percepiamo noi.

Da Einstein sappiamo che per l’uomo il tempo è relativo ovvero, in una situazione piacevole sembra che il tempo passi veloce mentre in una situazione difficoltosa o noiosa abbiamo la sensazione che il tempo non passi mai.

Noi umani affidiamo lo scandire del tempo che passa alla convenzione dell’orologio anche se molto spesso ci ritroviamo immersi in parentesi spazio-temporali costituite da pensieri relativi al passato o al futuro. Per il cane non esiste nulla di tutto questo, il cane è puro presente.

Il nostro pelosetto può apprendere comportamenti, può essere sensibilizzato o condizionato da alcune situazioni e manifesterà determinate reazioni in base ad alcuni stimoli. Il cane non scava nel passato e non fa progetti per il futuro, lui vive l’oggi: il “qui e ora”.

I cani non sanno che ora è ma hanno la cognizione dello scorrere del tempo, sanno se è passato poco o tanto tempo da quando è successo qualcosa.

Il cane è un attento osservatore, e l’osservazione dell’ambiente che lo circonda è la sua attività principale, associando diversi fattori – elementi, situazioni, gesti e comportamenti umani – lui percepisce che una determinata cosa dovrà accadere.

La loro percezione del tempo si basa su fattori che cambiano: la luce del giorno, i rumori tipici di una zona in un determinato momento: il rumore del traffico o il suono delle campane. Altro elemento del tempo che scorre è dato dall’alternarsi dei bisogni fisiologici, l’orologio biologico interno: il senso di fame o il bisogno di sporcare.

Il mondo del cane è immenso ed è composto da stimoli che spesso noi umani ignoriamo totalmente -odori, suoni, stati emotivi, campi energetici ed elettromagnetici …- che sono associati a specifici eventi come il pasto, la passeggiata o le attività comuni.

Il ripetersi delle azioni e l’associazione di azioni porta al riconoscimento di sequenze “temporali” che, esattamente come un nostro appuntamento in agenda, diranno al cane cosa e quando sta per succedere.

Se poi la nostra vita è particolarmente abitudinaria, il gioco è fatto! Sarà per lui più facile sapere cosa sta per succedere e arrivare ad anticipare le nostre mosse.

Rosanna Capano

© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata

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