Conoscere è relazione:il senso della vista nel cane

Conoscere è relazione:il senso della vista nel cane

Rosanna Capano

Che il “senso” principale del cane sia l’olfatto, tanto da poterlo definire un “naso con le zampe”, è un dato di fatto noto praticamente a tutti i proprietari. Ma il suo senso della vista e il suo modo di vedere confrontandolo con il nostro resta una delle più frequenti curiosità del mondo umano.

Com’è la vista nel cane? Vede a colori?  Percepisce nel nostro stesso modo? Questi alcuni dei più frequenti quesiti che stimolano una ricerca più approfondita che permetterà di avvicinarci ulteriormente al nostro Fido amico, perché conoscere è tra i primi step nel percorso di costruzione della relazione.

La prima grande differenza da noi è che il cane da vicino vede in maniera sfocata, per vedere un oggetto in modo definito ha bisogno di una distanza di almeno 50 cm, supplisce a questo inconveniente con i suoi “occhi nasali”, il suo tartufo gli permette infatti di distinguere e riconoscere qualsiasi oggetto o preda a tiro di narici.

Gli occhi del cane sono inoltre più sensibili al movimento che al dettaglio, molti di noi si saranno certo ritrovati nella condizione di ammirare il nostro cane che segue un’apparente (perché non lo vediamo) insetto prima ancora che noi ci rendiamo conto della sua presenza sentendo il suo ronzio. Tale capacità è, ovviamente, essenziale per un predatore che, almeno in natura deve poter scorgere e inseguire le sue prede per potersi sfamare.

Se il cane veda i colori o meno rappresenta, praticamente da sempre, una grande curiosità. L’iniziale opinione che i cani vedessero in bianco e nero è stata sfatata dagli studi sulla struttura del suo occhio.

I fotorecettori dell’occhio fotorecettori della retina sono distinti in coni e bastoncelli e le loro differenze strutturali sono correlate ad importanti caratteristiche funzionali: i coni sono impiegati per la vista dei colori mentre i bastoncelli per la vista in bianco e nero.

L’occhio del cane ha molti più bastoncelli di quello umano, ma ha solo due tipi di coni, l’occhio umano ne ha invece tre. L’immediata conseguenza di tale differenza è che il cane il cane può vedere meglio di un essere umano anche con una luce molto fioca, ma distingue un numero inferiore di colori.

Con molta probabilità, visto che nessun cane al momento ha provveduto a dichiararcelo, i cani distinguono il giallo, il verde ed il blu e vedano gli altri colori come delle variazioni di questi. I nostri pelosetti riconoscono che il rosso è un (ovvero che non è bianco) ma per loro non risulta un colore diverso da un altro.

Perché il cane abbia una diversa quantità di coni e bastoncelli, con questi ultimi in numero maggiore rispetto ai coni, ha la sua risposta nell’evoluzione del cane. I bastoncelli infatti permettono di vedere meglio in condizioni di luce scarsa, cioè quella che caratteristica dell’alba e del tramonto. Caratteristica della maggior parte dei mammiferi, eccetto gli umani che essendo diurni non soo mammiferi tipici, almeno per quanto riguarda la visione.

Questo ritmo viene chiamato “crepuscolare” ed è caratteristico della maggior parte dei mammiferi. Gli esseri umani sono stranamente diurni e quindi non sono mammiferi tipici per quanto riguarda la visione.

Rosanna Capano

© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata

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