Abbaio e altri suoni, ancora sulla comunicazione verbale.

Abbaio e altri suoni, ancora sulla comunicazione verbale.

Rosanna Capano

Continua il viaggio nella comunicazione verbale: abbaio e gli altri vocalizzi, una varietà di suoni diversi per alterazioni del ritmo e della frequenza.

Abbaio e altri vocalizzi, il nostro cane produce una varietà di suoni diversi per alterazioni del ritmo e della frequenza, sono suoni che vengono emessi sia volontariamente che non, e in entrami i casi tali suoni sono un veicolo di informazione.

Secondo i ricercatori, per il modo con cui i cani producono i loro vocalizzi, ogni suono ha un significato diverso.

I vari suoni che i cani emettono esprimono qualcosa sull’ambiente circostante, una scoperta o un pericolo, o sul soggetto che li emette, come il sesso, l’appartenenza ad un gruppo, un’emozione…Oppure vengono emessi per organizzarsi in un rituale comportamentale di gruppo come difendersi da un predatore, o da un intruso.

Su cosa voglia dire un cane che abbaia o emette altre tipologie di suono, possiamo capirlo osservando e prestando attenzione al contesto in cui si realizza la comunicazione, oppure osservando la reazione di chi ascolta (ovvero il destinatario della conversazione).

L’abbaio è senz’altro il più conosciuto ma non è l’unico “rumore” emesso dal cane, da acuti a gravi, gemiti e sospiri diversi sono i suoni emessi dai nostri fedeli compagni.

È possibile affermare che i suoni ad alta frequenza, come i mugolii, i guaiti, segnalano dolore e bisogno di attenzione. Il “lost call” è un guaito univoco che il cucciolo emette quando viene spostato di posto, vocalizzo che diminuisce man mano che la madre lo riporta al suo posto.

E il ringhio? E’ un suono a bassa frequenza che ha una spiccata valenza sociale, ad ascoltarlo bene rivela molte variabili e sfaccettature, dal brontolio al ruggito, si adatta in base al contesto. Dal grugnito apparentemente spaventoso che emette un cane durante il gioco  del tira e molla al ringhio effettivamente spaventoso del cane che difende il suo osso.

E poi ci sono i suoni involontari, dal battere i denti in caso di ansia ed eccitazione, allo “zampettare con gli arti anteriori” che poggiano contemporaneamente a terra, allo sbuffo che il cane emette quando si allunga per annusare eventuali tracce di cibo.

E l’abbaio? Beh, a questo suono dedicheremo un articolo esclusivo.

Rosanna Capano

© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata

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