Le novità anti “deiezioni selvagge” arrivano da Domodossola: via all’uso del DNA

Le novità anti “deiezioni selvagge” arrivano da Domodossola: via all’uso del DNA

Alessandra Curreli

E’ partita la lotta serrata contro i “vandali” della strada

Lasciare con nonchalance le deiezioni del proprio cane sul marciapiede, non solo oggi vale una multa amministrativa se colti sul fatto, ma fingere che non sia nemmeno appartenuta al proprio cane, non reggerà più come alibi.

E’ infatti partita a Domodossola in Piemonte,  una campagna contro i padroni distratti.

I furbetti questa volta, dovranno difendersi non dai vigili urbani, ma dalla genetica.

Il comune di Domodossola ha messo in piedi una campagna di disincentivo al comportamento maleducato e punta verso l’uso del DNA per risolvere il problema alla radice.

Lotta all’inciviltà

Ebbene si, l’operazione è già iniziata con la mappatura dei cani tramite il DNA, il comune ossolano, ha già Mondofido Bisogni in casaacquisito dal servizio veterinario dell’Asl, l’elenco di tutti i cani registrati all’anagrafe canina.

Lo scopo consiste nel ricorrere all’esame del DNA sugli escrementi dei cani dispersi sui marciapiedi risalendo così al legittimo proprietario  per multarlo.

L’ipotesi che sembra uscita da un film di bio-fantascienza ha già avuto inizio, sarà accompagnata da uno slogan che apparirà sui manifesti della città e che saranno affissi con il titolo: ”Lo faresti a casa tua? Anche la città è tua”.

Il “claim” è molto all’acqua di rose rispetto alla sanzione che verrà applicata se non si rispetterà il principio base della convivenza civile.

Le sanzioni

Sono previsti 400 euro per i padroni che non puliscono subito le deiezioni, 200 per gli stessi che non esibiscono oggetti idonei alla raccolta, 50 euro se gli escrementi non vengono buttati negli appositi cestini.

E se pensate di cavartela come Diabolik sgommando su una macchina spyder con Fido travestito da Eva Kant accanto, non crediate di scampare il pericolo, il DNA potrebbe  incastrarvi!

Quindi attenzione, da oggi non serve essere furbetti, come recita giustamente lo slogan “Anche la città è tua”, rispettiamola, il portafoglio ringrazierà.

Alessandra Curreli

© 2017, Alessandra Curreli. Riproduzione Riservata

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