NO AL RANDAGISMO – 8 aprile 2017 a Montalto di Castro giornata del microchip

NO AL RANDAGISMO – 8 aprile 2017 a Montalto di Castro giornata del microchip

Mondofido

Il microchip, l’archivio dove sono memorizzati sia i dati dell’animale che del proprietario, strumento efficace anche nella lotta al randagismo

Un minuscolo dispositivo elettronico (transponder) di forme diverse ma comunque piccolissimo, che inserito nel tessuto sottocutaneo del cane lo rende identificabile e può rappresentare uno strumento efficace anchevnella lotta al randagismo.

Una piccola capsula di un materiale anallergico e anti rigetto, che non provoca fastidio al cane che non risente in alcun modo della sua presenza.

Obbligatorio per legge, secondo l’ordinanza ordinanza 06.08.2008, G.U. 20.08.2008- Ministero del Lavoro, non è possibile scegliere se metterlo o no perché in Italia è vietato detenere, cedere, vendere o regalare cani, senza che, questi, siano provvisti di regolare microchip;

Rappresenta lo strumento che permette l’identificazione del cane e del relativo compagno umano, fondamentale qualora il nostro cane si smarrisca, fugga di casa o venga rubato, oltre che un validissimo supporto nella lotta all’abbandono degli animali e del randagismo

Per tutti questi validissimi motivi sabato 8 aprile il Comune di Montalto di Castro , in collaborazione con il servizio veterinario della ASL di Viterbo, organizza la prima giornata di alla microchippatura gratuita.

L’iniziativa avrà luogo nella mattinata di sabato, dalle 9 alle 13, presso la piazza Tre Cannelle, nel parcheggio della polizia locale di Montalto

Come sostenuto dall’assessore ai lavori pubblici Giovanni Corona “L’iniziativa permette di registrare il proprio animale presso l’anagrafe canina” permettendo la sua identificazione e conseguente riaffido al legittimo proprietario.

Il lettore di microchip, in dotazione presso Veterinari liberi professionisti, Servizi Veterinari delle ASL, Polizia Municipale, canili e Guardie Zoofile, rileva un codice univoco di 15 cifre che permetterà di risalire al nome e alla residenza del padrone. Un collegamento diretto cane-proprietario che renderà difficile l’abbandono da parte di quest’ultimo che altrimenti rischierebbe una denuncia che potrebbe anche sfociare nel penale.

Quindi più microchip, meno cani nei canili.

Rosanna Capano

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