Torri del Benaco non è paese per cani

Torri del Benaco non è paese per cani

Mondofido

Multato commerciante che aveva lasciato fuori dal suo negozio ciotole d’acqua destinate ai cani

Torri del Benaco, località sulle rive del Garda, non è un paese per cani, a causa di un sindaco, Stefano Nicotra, che da sempre combatte una guerra contro i quattro zampe e quelli che dovrebbero essere i loro diritti.

Se, infatti, in passato aiuole e giardini erano stati interdetti ai cani, e quest’estate era stata emessa un’ordinanza con la quale si imponeva ai proprietari di cani di raccogliere le loro pipì, ora è arrivata la goccia che ha fatto letteralmente traboccare il vaso.

Il “tollerante” sindaco ha infatti imposto ai vigili urbani di multare un commerciante con una dura sanzione amministrativa per aver messo fuori dal negozio un tappetino con delle ciotole per fare bere i cani.
Motivazione? Il commerciante avrebbe “occupato in maniera abusiva il suolo pubblico senza pagare la tassa di occupazione per aver appoggiato le ciotole dell’acqua per i cani”. I vigili gli hanno imposto di “sgomberare il suolo pubblico entro cinque giorni dalla notifica della sanzione”.

La multa, che ha davvero dell’assurdo, è stata segnalata all’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, che, attraverso il suo Presidente Nazionale, Lorenzo Croce, annuncia azioni legali nei confronti del sindaco del paese.
Croce ha infatti affermato: “È assolutamente ridicolo quanto accaduto. Questo sindaco andrebbe rimosso per manifesta incapacità noi ci limitiamo a sottolineare il suo atteggiamento di odio verso gli animali e i loro proprietari, questa multa elevata guarda caso a un commerciante che si era prodigato nella campagna per rendere pubblica la storia dell’ordinanza sulla raccolta della pipì dei cani a mio avviso merita una bella denuncia per istigazione al maltrattamento di animali”.

Vera MORETTI

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