Dominanza e dintorni.

Dominanza e dintorni.

Rosanna Capano

Quando si parla di relazioni tar cani e umani, l’argomento sulla dominanza si ripropone molto spesso più di un piatto poco digeribile. Si continua ad insistere e sottolineare quanto sia indispensabile far capire al cane, nostro compagni di vita, sia importante  fargli capire chi è il padrone.

All’assunto appena descritto  segue, purtroppo, la postilla che il proprietario – padrone – deve imporre la sua supremazia spesso comportandosi in modo aggressivo. L’esigenza di dover  rovesciare il cane sul dorso (schienarlo) è solo il più grande e assurdo consiglio che molti addestratori, vicini o semplici conoscenti (infarinati di informazioni cinofile) si sentono in dovere di dare alla vista di un proprietario in difficoltà comunicative con il proprio cane: il cane deve accettarci come leader! Dimenticando che leader viene riconosciuto e non si autoproclama.

Se prestassimo attenzione alle relazioni e interazioni tra cani equilibrati vedremmo nessuno di loro sente il bisogno  di inchiodare  inchiodano a terra i loro simili, esercitando una azione che metta in luce la loro dominanza. Inoltre l’atto di sottomissione è un atto spontaneo, è un segnale visivo chiaro e inequivocabile che il cane lancia all’altro individuo come atto di pacificazione, è un segnale calmante che comunica “io sono qui in pace non sono un tuo rivale”.

Senza contare che un cane adulto o un lupo, il  termine di paragone cui molti riconducono gli atteggiamenti dei nostri cani, non “schienerebbe” o attaccherebbe mai un cucciolo che ha in bocca qualcosa che non avrebbe dovuto prendere. Il cane adulto o il lupo in questione, farebbe in modo che il cucciolo non ne venisse in possesso  sorvegliando bene l’oggetto e qualora il cucciolo, nonostante la sorveglianza,  ne venisse comunque in possesso glielo lascerebbe tenere.  Lupi e i cani sono tolleranti, molto più di noi, nei confronti dei cuccioli.

La necessità di stabilire una relazione gerarchica nella nostra relazione con il cane, risiede probabilmente nella nostra quotidianità, il riconoscimento dello status sociale è molto importante nella nostra società come per quella canina. Osservando le interazioni tra i cani l’importanza del ruolo è palese, molti sono i comportamenti che mettono in atto finalizzati a stabilire il ruolo all’interno del gruppo. Ma attenzione si tratta di ruoli appunto, il cui scopo è di garantire l’equilibrio all’interno del gruppo sociale, equilibrio quindi e non dominanza, e tali ruoli non sono immutabili ma possono variare in base alla situazione.

Costringere i cani alla “sottomissione” e gridare sul loro muso è il modo migliore per sollecitare un’aggressione difensiva.  In  effetti quanti di noi rimarrebbero inermi davanti ad un altro individuo che ci urla contro a due millimetri magari anche prendendoci per i capelli. Il minimo che il cane può fare in una tale situazione è avvertirci con un sonoro ringhio o morderci sul nostro viso così a tiro per lui.

Rosanna Capano

© 2018, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata

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