Esperienze e modifiche comportamentali, perché ogni esperienza è sempre una nuova esperienza.

Esperienze e modifiche comportamentali, perché ogni esperienza è sempre una nuova esperienza.

Rosanna Capano

Tutti gli esseri viventi, cane compreso, non sono spettatori involontari ma compiendo esperienze interagiscono con ciò che li circonda, tali interazioni hanno influenza sullo sviluppo comportamentale dell’individuo stesso

Le neuroscienze con le loro ricerche hanno dimostrato che le connessioni neurali sono in buona parte create dalle esperienze e non sono unico appannaggio della genetica. Studi  sulla lumaca di mare hanno evidenziato che uno stimolo ripetuto può attivare uno specifico gene che porta alla crescita di nuove connessioni tra il neurone sensoriale e quello motorio (biochimica dell’apprendimento).  Questo meccanismo che si ripete all’infinito fin dal primo momento in cui l’individuo viene al mondo modifica costantemente l’architettura del cervello, determinando così le differenze tra gli individui che esposti a differenti combinazioni di stimoli  imparano cose diverse.

Le esperienze modificano il cervello di ogni individuo in modo unico.

Come per l’uomo o gli altri animali anche per il cane,  gli stimoli a cui si è esposti durante un’esperienza contribuiscono alla formazione di connessioni neurali: nuove vie associative che contribuiscono alla produzione di una mente elastica.

Non importa di quanti neuroni sia costituito il cervello, quello che fa la differenza è la quantità di connessioni neurali che si sviluppano tra i neuroni stessi.

Il cervello non è immutabile ma matura lentamente nel tempo e cambia la sua forma e la sua struttura in base alle esperienze che modificano, influenzano e modellano la mente.

Il cervello è quindi assimilabile ad un muscolo dove la crescita delle vie associative (connessioni neurali) costituisce il suo potenziamento  ma come ogni muscolo, per mantenerlo tonico, necessita di allenamento costante e di qualità.

Per questo motivo un percorso educativo con un cane non può considerarsi definito e concluso con l’età adulta. Nel corso dello sviluppo, il cane ha bisogno di peculiari esperienze in linea con l’età che vive (periodo neonatale…periodo di socializzazione…) ma le occasioni per fare esperienza – di ambienti, persone, altri animali…- dovranno essere contemplate per tutta la vita del nostro cane.

Ritornare in un  bosco già visitato non sarà mai un’esperienza identica alla precedente perché saranno diverse le condizione meteo e quindi diversi saranno gli odori e le esperienze sensoriali che si possono presentare (gli odori in un bosco subito dopo la pioggia saranno diversi da quelli percepibili in una giornata di sole), diversa sarà la disposizione emozionale del cane e del suo compagno umano così come gli incontri che si potranno  fare… L’esperienza è realmente educativa nel momento in cui produce l’espansione e l’arricchimento dell’individuo favorendone lo sviluppo progressivo delle sue caratteristiche.

Rosanna Capano

© 2018, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata

Rispondi