La sindrome da disfunzione cognitiva del cane anziano

La sindrome da disfunzione cognitiva del cane anziano

Mondofido

Quando fido invecchia può presentare alcuni disturbi legati al comportamento.

La Sindrome da Disfunzione Cognitiva del Cane Anziano (terminologia anglosassone) è una delle malattie comportamentali che può colpire il nostro animale a 7 anni di vita oppure in età avanzata.

In questo caso, nell’animale, l’insieme dei fenomeni fisici che si verifica nei neurotrasmettitori (sostanze chimiche che portano gli impulsi tra i neuroni del sistema nervoso centrale) è cambiato, influenzando l’umore del cane e le funzioni conoscitive. mondofido cane anziano 2

Anche la variazione degli ormoni tiroidei ha influenza sull’invecchiamento e di conseguenza sull’ atteggiamento del cane, ma negli ultimi anni il miglioramento di tenore di vita, l’atteggiamento dei padroni e la medicina veterinaria hanno contribuito ad aumentare la vita media degli animali da compagnia .

La sindrome da disfunzione cognitiva può essere paragonata al Morbo di Alzheimer, patologia che colpisce il sistema nervoso centrale dell’uomo e il nome è preso da Alois Alzheimer, neuropatologo tedesco, che espose i sintomi principali.

Principali segnali

I segnali principali della sindrome da disfunzione cognitiva sono disorientamento spazio-temporale,( ovvero l’animale si sente smarrito), perdite delle capacità cognitiva, peggioramento degli attuali disturbi comportamentali .

L’animale perde il desiderio di giocare, la capacità di eseguire i comandi e il disturbo ha influenza sul sonno (di notte è più sveglio).

Il cane anziano cambia le abitudini alimentari ed igieniche, ad esempio vuole il pasto dopo avere appena mangiato con fasi di bulimia (assunzione di cibo in quantità eccessiva) e anoressia. mondofido cane anziano 3

L’animale non riconosce le persone e i luoghi, in assenza del padrone può avere atteggiamenti distruttivi e ansiosi con vocalizzi.

Il padrone deve cercare di descrivere i sintomi al veterinario nel più breve tempo possibile, per poter ritardare l’evoluzione della patologia.

La depressione, collegata alla disfunzione cognitiva, è un altro fattore da tenere monitorato, oltre all’agressività o iperattaccamento.

Curare questo disturbo cognitivo è possibile cercando di creare momenti di gioco e di socializzazione.

Le cure mediche e gli integratori sono indispensabili, previo consiglio del veterinario.

Erika Dotti

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