Aggressività, situazioni che possono generarla: conoscerle, individuarle, gestirle e prevenirle

Aggressività, situazioni che possono generarla: conoscerle, individuarle, gestirle e prevenirle

Rosanna Capano

L’aggressività è sempre argomento di grande interesse in etologia, da meccanismo di difesa a forma di comunicazione: le diverse sfaccettature del comportamento aggressivo, individuarle e gestirle.

Aggressività, un tema sempre attuale, può essere considerata una primitiva forma di difesa della specie (quando rivolta verso animali di altre specie), ma anche un meccanismo di stratificazione gerarchica di una popolazione (quando rivolta a membri della stessa specie).

Per chi vive a contatto con un cane è inevitabile trovarsi coinvolti e a volte anche destinatari di  comportamenti aggressivi. Per un proprietario è fondamentale la consapevolezza che le situazioni di aggressività non sono purtroppo evitabili, e che un salvavita è rappresentato dalla conoscenza delle situazioni che potrebbero scatenare comportamenti  aggressivi, dei segnali che li preludono e, soprattutto, avere le informazioni sufficienti per poterli gestire.

Partendo dal presupposto che  “c’è sempre un motivo che scatena l’aggressività di un cane”, è  gestendo l’ambiente, la comunicazione, la nostra relazione con il cane che possiamo intervenire sul comportamento aggressivo, ed è lavorando costantemente sulla relazione di fiducia che possiamo eventualmente fondare l’intervento “rieducativo” che dovrà necessariamente basarsi sulla comprensione dei motivi che sottendono a quel comportamento e non alla mera repressione del atteggiamento stesso.

Più che classificare le diverse tipologie di aggressività (territoriale, per le risorse, sessuale…), risulterà utile fare una panoramica sulle situazioni che possono scatenarla.

Molte delle situazioni aggressive possono realizzarsi all’interno della propria abitazione: la cuccia, il divano, la ciotola i giochi, il cibo…l’ingresso di un individuo nella proprietà…le operazioni di manipolazione  (spazzolata, medicazioni…le coccole).

Le convivenze espongono, inevitabilmente, a sensazioni di “invasione” del territorio (questo accade anche nelle convivenze tra umani). Sistemare la cuccia del cane in un luogo riparato, lontano dal passaggio e dalla confusione permetterà al cane di riposare in tranquillità.

Se il cane ringhia mentre passiamo vicino la sua cuccia, rallentare i nostri movimenti e fermarci sarà la decisione migliore, il ringhio è una comunicazione che deve farci capire che la nostra azione è “sbagliata” ai suoi occhi e pertanto dovremmo adottare una strategia per uscire fuori dall’empass rispettando le sue esigenze. In questa situazione è inutile e controproducente cercare il contatto, ed è sciocco  e pericoloso sgridare il cane (proviamo a pensare al nostro stato d’animo se qualcuno si avvicinasse al nostro letto mentre riposiamo serenamente dopo una giornata faticosa).

Altrettanto delicato sarà trovarsi davanti ad una manifestazione di aggressività del nostro cane mentre si svolge una qualsiasi operazione di toletta, infatti il raggiungimento dell’obiettivo (tolettare il nostro cane) potrebbe indurci nel intraprendere la decisione sbagliata. Solo se l’operazione che stiamo facendo è asciugare il cane, saremo autorizzati a portare a termine il compito (per evitare che il cane si raffreddi) ma sempre mantenendo il massimo della calma ed evitando rimproveri, accordando delle pause per far calmare il nostro cane; in tutte le altre operazioni (spazzolatura, pulizia delle orecchie, antiparassitario…) sarà invece opportuno fermarsi, mettere via gli oggetti di toletta e concludere così  l’operazione di toletta. Questa scelta non sarà una sconfitta per noi, anzi una manifestazione di rispetto nei confronti del cane che ci sta manifestando il suo disagio.

Ricordando che la principale opera di prevenzione sarà costituita dalla profonda conoscenza dell’identità del nostro cane, conoscere ciò che ama e ciò che lo infastidisce ci accrediterà ai suoi occhi come il più grande Amico degno della sua completa fiducia portandolo a fidarsi di noi anche quando le nostre scelte saranno in completo disaccordo con le sue intenzioni.

Rosanna Capano

© 2018, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata

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