Amatrice dedica una statua a Camilla, salvò la vita a molti superstiti sotto le macerie

Amatrice dedica una statua a Camilla, salvò la vita a molti superstiti sotto le macerie

Alessandra Curreli

Il 24 Agosto del 2016, alle 3.36 del mattino, un boato travolge la terra del centro Italia radendo al suolo il borgo di Amatrice

Il 24 Agosto del 2016, alle 3.36 del mattino, il borgo di Amatrice viene giù come polvere, e della cittadina che rese celebre la famosa pasta all’Amatriciana in tutto il mondo, non restano che briciole.

Grado 6.0 sentenziarono i sismografi e 8 km di profondità con epicentro ad Accumoli i sismologi.

Tributo ad un eroe

Mondofido Camilla ad Amatrice

A distanza di un anno, Amatrice ha deciso di dedicare una statua al cane eroe, simbolo della ricerca dei dispersi nelle tragiche giornate che seguirono al terremoto.

Un monumento in ricordo, visto che l’animale, Camilla, un border collie del nucleo cinofilo ligure dei vigili del fuoco, è morta a giugno durante un altro intervento in cui stava cercando un

a persona dispersa a Bergeggi (SV).

Nel giardino degli Alberi di Amatrice è stata inaugurata la statua dell’eroina a quattro zampe.

Il monumento vuole diventare il simbolo di “tutti gli animali impegnati nelle operazioni di ricerca e soccorso”.

Nel borgo tutti la ricordano perché ha contribuito a trovare tanti abitanti sotto le macerie.

Il ricordo del suo conduttore

Nicola Ronga, vigile del fuoco padrone e conduttore della cagnolina afferma: “Avrei preferito restare nell’anonimato a lavorare con il mio cane piuttosto che avere una statua che la ricorda. Ovviamente la considero un’iniziativa bellissima e tutte queste manifestazioni di affetto e stima non possono che farmi piacere. Da quando ho perso Camilla non mi sono mai tirato indietro se qualcuno mi chiedeva di raccontare del nostro lavoro. Ho ricevuto tantissimi messaggi e ho percepito la gratitudine della gente”.Mondofido Camilla al lavoro

A chi ha criticato l’uso dei cani per interventi pericolosi, definendo queste attività forme di maltrattamento, Nicola risponde: “Camilla era il mio cane di casa: era sempre insieme a me, anche in vacanza. L’ultima cosa che avrei voluto è che un membro della mia famiglia morisse su un intervento”.

Noi sappiamo il valore di questi “eroi” silenziosi e rendere omaggio e onore a chi spesso viene dimenticato e oltraggiato rappresenta un grande passo avanti verso la costruzione di una vera “società civile – dichiara il Vice Presidente Nazionale di Animalisti Italiani Onlus.

Alessandra Curreli

© 2017, Alessandra Curreli. Riproduzione Riservata

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