Cani guida, cani da macerie, cani molecolari…i nostri amici quattrozampe vengono impiegati per aiutarci in situazioni pericolose e delicate, grazie alle loro spiccate caratteristiche intuitive ed empatiche.
Lo sa bene Martina, una ragazza autistica di vent’anni che da uno e mezzo vive con Brioche, una cagnolina addestrata per aiutare la sua padrona a comunicare con il mondo. Si tratta di un progetto pilota partito grazie all’aiuto della fondazione Frédéric Gaillanne Mira Europe, canadese, che ha affidato il cane alla famiglia milanese a giugno del 2015.
La mamma di Martina, che si chiama Sabrina Brianza, ha ammesso che, da quando Brioche è entrata a far parte della loro famiglia, la qualità della loro vita è migliorata sensibilmente, poiché la ragazza si sente più tranquilla e capace di gestire la sua ansia, nonché importante quando riesce a portare al guinzaglio il suo cane, senza correre pericoli.
Inoltre, con Brioche Martina dorme serenamente, proprio perché i comportamenti ripetitivi, le psicosi e le manie, tipiche degli autistici, sono ridotti.
Come si diventa cani guida per persone autistiche? Brioche è stata allevata, per i primi sei mesi di vita, da una famiglia affidataria che le ha insegnato a stare con le persone e ad interagire con i bambini, ma non solo: ha anche imparato a mantenere la calma e a mangiare ad orari fissi, poiché le abitudini, per gli autistici, sono fondamentali e non possono essere scardinate bruscamente.
Trattandosi di un progetto sperimentale, richiede un dispiego di denaro non indifferente, tanto che la Fondazione può andare avanti solo grazie a donazioni, poiché non esistono sovvenzioni statali. Ma si spera che presto sia più facile accedere a fondi o aiuti, in modo da far beneficiare di un cane guida anche tanti altri ragazzi,
Vera MORETTI
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