Cani in ospedale, a Treviglio si può

Cani in ospedale, a Treviglio si può

Mondofido

In attesa che la legge in esame alla Regione Lombardia, Treviglio si porta avanti e apre le sue porte agli animali domestici

L’orario di visite in ospedale rappresenta l’unico momento di svago e di serenità ma non sempre, ai pazienti, è permesso incontrare i loro più cari amici, se si tratta di amici a quattro zampe.

All’Ospedale di Treviglio, però, qualcuno ha avuto questo pensiero nei confronti dei malati ed è stato deciso di ammettere nella struttura anche cani, gatti e conigli, quegli animali domestici per i quali si prova affetto sconfinato e tanta nostalgia quando si è costretti a stare separati.

In attesa della proposta di legge ancora in discussione in Regione, l’azienda ospedaliera ha deciso di accelerare i tempi e accontentare i pazienti, che senz’altro potrebbero trarre giovamento dalla visita dei loro amici animali.

Il direttore sanitario Santino Silva ha spiegato come la delibera permetta all’Azienda di proseguire “l’operazione simpatia” e “riavvicinamento/ri-innamoramento” dei cittadini del territorio alla struttura ospedaliera, iniziata nei mesi scorsi con l’adesione dell’Azienda Ospedaliera alle campagne “Giornate mondiali del…” con gazebo, stand e open day aperti alla popolazione.

Inutile ignorare come cani, gatti e Co. siano diventati parte integrante delle nostre vite, ma soprattutto non si può non considerare il grande supporto, in termini di guarigione, essi possono portare ai loro padroni malati.
La legge che regolerà l’ingresso degli animali in ospedali, poliambulatori e in generale in tutti i locali e strutture pubbliche riguarda non solo gli animali di affezione ma anche, ad esempio, i cani guida, che devono necessariamente accompagnare i loro padroni non vedenti non solo quando devono fare esami medici ma anche quando devono sbrigare commissioni o uscite di qualsiasi tipo.

Vera MORETTI

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