Niente scale mobili per i cani guida

Niente scale mobili per i cani guida

Mondofido

Succede a Belluno, dove i cani guida per ipovedenti e non vedenti non possono salire sulle scale mobili che portano al centro storico

Tutto era cominciato nel dicembre 2013, quando una persona non vedente si era vista negare l’accesso alle scale mobili che portano al centro storico di Belluno, perché accompagnato, ovviamente, diremmo noi, dal suo cane guida. Essendoci in vigore una legge che vietava ai cani di salire sulle scale mobili, anche l’animale accompagnatore del padrone non vedente rientrava nella categoria, senza nessun tipo di eccezione.

La situazione, ahimè, non è ancora stata risolta, e il cartello è ancora lì, in bella vista, e vale per tutti i tipi di cani.

Ancora una volta, dunque, le persone ipo e non vedenti devono scontrarsi con una limitazione alla loro indipendenza e dignità, che invece la presenza del cane guida permette di mantenere intatte. Ma forse questo piccolo particolare non è ben chiaro alle autorità, dal momento che, tra corsi e ricorsi, non è stato ancora risolto nulla.

Se, con l’archiviazione dell’esposto per mancanza di reato penale, sembrava che le cose dovessero essere messe a tacere, ora il gruppo di nove persone, tra ciechi e ipovedenti, ha presentato ricorso davanti al tribunale di Belluno contro il Comune e contro Bellunum, a cui è affidata le gestione dell’impianto di Lambioi, facendo appello agli articoli 2 e 3 della legge 67 del 2006 e richiedendo un risarcimento danni di 22 mila 500 euro.

In particolare, il Mario Barbuto, Presidente dell’UICI, ha scritto, rivolgendosi al sindaco di Belluno, Jacopo Massaro: “Si rende conto di quante altre situazioni potrebbero crearsi sulla base di una supposta pericolosità definita al di là della legge per il cane guida e non per le persone? Significherebbe che noi ciechi ci vedremmo preclusa la nostra libertà di movimento”.

Poiché era stato spiegato il divieto di far salire i cani sulle scale mobili adducendo ragioni di sicurezza, nella lettera viene specificato che, se di sicurezza si tratta, dovrebbe riguardare tutti, e non solo i cani. Insomma, qualora le scale mobili venissero considerate insicure o pericolose, lo sarebbero per chiunque.

Per quanto riguarda lo sforzo, da parte dell’Amministrazione, di offrire alternative valide, se da una parte viene apprezzato, dall’altro fa comunque storcere il naso. La questione riguarda infatti il diritto di accesso, che dovrebbe essere aperto a tutti, anche ai non vedenti, riconducendo tutto, ancora una volta, alla dignità, indispensabile per ogni persona.

La risposta è arrivata dopo pochi giorni: “Pur concordando con il fatto che le scale mobili di Belluno non possano essere considerate pericolose, il Ministero dei Trasporti – USTIF Ufficio di Venezia ha espressamente interdetto il passaggio di cani guida. Questa Amministrazione ha proposto di affrontare la questione su un piano più ampio, sollevando il problema a livello parlamentare, ma la UICI di Belluno non ha concordato su tale scelta. In ogni caso questa Amministrazione, proprio al fine di agevolare tutti i portatori di handicap, da tempo consente la sosta non solo sui numerosi stalli riservati ed appositamente contrassegnati, ma anche su tutti gli stalli liberi e (gratuitamente) su tutte le aree di sosta a pagamento con parcometro (aree blu) e addirittura in qualsiasi altra sede stradale pubblica, ancorché non destinata alla sosta, purché il mezzo non sia d’intralcio alla circolazione”.

Vera MORETTI

© 2016, Mondofido. Riproduzione Riservata

Rispondi