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Polpette avvelenate per cani: come comportarsi dal punto di vista legale

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In questo articolo parliamo delle polpette avvelenate per cani, un problema tristemente frequente stando agli articoli di cronaca che leggiamo sui giornali in ogni parte d’Italia.

Si tratta di un reato molto grave, perseguibile penalmente (la pena può essere anche la reclusione), anche se è molto difficile che i colpevoli vengano acciuffati. Per renderlo più semplice, però, dobbiamo fare la nostra parte se ne troviamo una, avvertendo le autorità competenti.

In questo articolo ci occupiamo del comportamento dal punto di vista civico, non da quello sanitario; per cui, posto che il cane abbia trovato una polpetta ma siamo riusciti ad evitare che la mangiasse, ecco come comportarsi. In un altro articolo vedremo invece come gestire il cane nel caso in cui abbia mangiato la polpetta.

  • La prima cosa da fare, naturalmente, è allontanare il cane dalla polpetta. Molto importante è avvertire subito anche gli altri image2 15proprietari, ed allontanare oltre ai cani anche i bambini eventualmente presenti sul luogo del ritrovamento.
  • Non bisogna gettare la polpetta nella spazzatura, ma raccoglierla, usando opportune precauzioni come i guanti o un pezzo di tessuto per evitare di entrare in contatto con il veleno (o con il vetro, nel caso di polpette al vetro). Arrivati a casa, la polpetta deve essere messa in 3-4 sacchetti diversi, uno dentro all’altro, e conservata in congelatore.
  • E’ importantissimo avvertire le autorità competenti, nello specifico i vigili urbani che sono l’autorità competente preposta, ma è possibile avvertire anche altre autorità come i carabinieri, che inoltreranno poi la denuncia per competenza. Bisogna sporgere denuncia contro ignoti (anche sul posto, se i vigili sono arrivati in loco).
  • La polpetta conservata deve essere consegnata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale che la analizzerà cercando il veleno presente all’interno della polpetta. Poiché gli IZS sono pochi, la consegna può essere fatta dal servizio veterinario della ASL di zona, a cui la polpetta andrà portata personalmente, fornendo tutte le indicazioni utili.

Le denunce alla polizia e alla ASL permetteranno, conoscendo anche il tossico tramite indagini analitiche (oltre che dall’analisi delle eventuali telecamere, interrogatori e simili), a far avanzare le indagini cercando di capire chi è il responsabile dello spargimento delle polpette avvelenate.

Dott. Valerio Guiggi – Medico Veterinario Specialista

(Contatta l’autore: info@valerioguiggi.it)

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