Maltrattamenti, denunciati  veterinario e allevatori

Maltrattamenti, denunciati veterinario e allevatori

Alessandra Curreli

Il taglio delle orecchie e della coda è ormai vietato in Italia da anni ma ancora oggi si trovano veterinari compiacenti a eseguire queste barbare mutilazioni per fini esclusivamente “estetici”.

LNDC si unisce alla denuncia presentata dai Carabinieri a carico di un veterinario e quattro allevatori di dogo argentino.

Le indagini condotte dai Carabinieri del NAS hanno portato alla denuncia di un veterinario di Padova e quattro allevatori di cani di razza dogo argentino che, a vario titolo, hanno concorso a richiedere ed effettuare il taglio delle orecchie su tre cani per scopi puramente estetici.Mondofido Boxer con le orecchie amputate

Il Nucleo di Padova e quello di Pescara hanno collaborato effettuando ispezioni in diversi allevamenti di Pescara e Teramo.

Falsi certificati medici

Dagli accertamenti è emerso anche che l’ambulatorio veterinario veneto era sprovvisto di autorizzazione sanitaria e che gli interventi di “conchectomia” venivano giustificati con falsi certificati medici.Mondofido Cane con le orecchie tagliate per fini estetici

Ancora un caso di malasanità veterinaria, con medici che dovrebbero pensare al benessere degli animali e invece si piegano a queste pratiche per pura avidità”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Tagliare le orecchie o la coda a un cane per meri motivi estetici è una vera e propria mutilazione, vietata da ormai molti anni in Italia. Vorrei poter dire di essere sorpresa ma purtroppo non è così; ci sono ancora tantissimi casi di questo genere in tutto il Paese, soprattutto a danno dei molossoidi, e un veterinario compiacente si trova sempre. Ben vengano quindi le indagini e le denunce in tal senso.”

La LNDC si unisce alla denuncia

LNDC si unisce alla denuncia già presentata dai Carabinieri per maltrattamento ai sensi dell’art. 544-ter che prevede la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro.

Auspichiamo una sentenza esemplare che faccia capire ai proprietari di cani che questi ultimi non sono oggetti da modificare a nostro piacimento in base a presunti gusti ‘estetici’. Allo stesso tempo è ora che i veterinari capiscano qual è il loro vero ruolo e cioè curare gli animali, non mutilarli”, conclude Rosati.

Fonte Lega del Cane

Alessandra Curreli

© 2018, Alessandra Curreli. Riproduzione Riservata

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