Una seconda vita in nome dei cani abbandonati

Una seconda vita in nome dei cani abbandonati

Mondofido

La decisione di Rakesh Shukla, ingegnere indiano che ha utilizzato i suoi guadagni per un’area dove ospitare i cani abbandonati

Cani indesiderati? Anche in India ce ne sono tanti, ma, per loro fortuna, nello stato del Karnataka esiste una specie di oasi felice che li ospita, grazie alla generosità di Rakesh Shukla, un ingegnere del software che ha voluto donare un’area di 15mila mq a 735 cani senza casa e senza famiglia.

Per lo più, sono animali che nessuno vuole, o perché malati, o perché non tanto belli, e questo angolo di paradiso rappresenta l’ultima opportunità di vivere in pace.

Rakesh, grazie al successo che ha avuto con la sua società di software, creata insieme alla moglie, dispone di denaro sufficiente per poter garantire a tutti questi cani salute e benessere, a cominciare da Kavya, un golden retriever che lui stesso ha salvato a seguito di un acquazzone: “E’ stata una sensazione fisica unica, quando era con me sentivo questa luce calda. E da lì non ho più avuto bisogna di farmi questa domanda: perché sono qui?”.

Tre mesi dopo aver preso con sé Kavya, l’uomo, ormai chiamato da tutti Dog Father, ha cominciato a preoccuparsi del benessere dei cani abbandonati, prendendone con sé altri, ma poi, quando il numero stava lievitando, ha deciso di acquistare un terreno dove poterceli fare stare tutti, in libertà ma nello stesso tempo accuditi.
L’uomo ha assunto ben 10 persone per prendersi cura dei suoi cani: spende circa 663 dollari al giorno, ma il suo obiettivo è diventare ancora più grande.

Vera MORETTI

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