Arturino, piccolo grande combattente

Arturino, piccolo grande combattente

Mondofido

La storia di un cucciolo nato con una grave patologia che però ha tanta voglia di vivere

Un batuffolino indifeso e minuscolo: questo era Arturino tre mesi fa, quando è arrivato dalle volontarie di Occhi Randagi, un’associazione di Bari e dintorni che si occupa di animali randagi e bisognosi di cure, quelli che, generalmente, nessuno vuole.
E Arturino era uno di loro, abbandonato da una persona, piuttosto incosciente ammettiamolo, che, in una cucciolata di jack russel, non poteva certo permettersi un cane difettoso, che sicuramente non sarebbe riuscito a “piazzare” ai suoi eventuali acquirenti.

Di gente senza scrupoli, che improvvisa allevamenti ma non è in grado di affrontare emergenze e problemi inaspettati, ce n’è tanta, ma Arturino è stato fortunato, perché, considerando le sue condizioni, è stato portato alle persone giuste al momento giusto.

Le volontarie di Occhi Randagi non vogliono neppure pensare a cosa sarebbe accaduto a quel povero esserino se fosse davvero stato venduto o, nella peggiore delle ipotesi, lasciato al suo triste destino, e non ci vogliamo pensare nemmeno noi, soprattutto ora che si sta riprendendo e non ha nessuna intenzione di mollare la presa…e la vita.

Una di loro, Palmalisa Matarrese, ci ha raccontato che Arturino è nato con una patologia, il mega esofago, che non gli permette di essere come tutti gli altri cuccioli, ovvero curiosi della vita e desiderosi di scoprire il mondo a suon di morsi, danni e scorribande. O meglio, lui vorrebbe anche farlo, e se venisse lasciato libero di danni ne farebbe anche molti, vivace com’è, ma la sua salute correrebbe gravi rischi, se non avesse qualcuno che si occupasse di lui giorno e notte.

Cominciamo dall’inizio: appena arrivato all’associazione, il piccolino non pesava neanche un chilo, e il momento più basso è stato quando pesava appena 400 grammi, ma l’ottimismo non ha mai abbandonato né lui ne le sue tante mamme e zie che da subito si sono affezionate e hanno promesso che non l’avrebbero lasciato volare via.

Scoperto che il mega esofago era operabile, non sempre è così, Arturino è stato preparato per l’intervento, che è perfettamente riuscito, ed ora la sua convalescenza, ancora in clinica, sta procedendo bene.
Ciò non significa che il problema sia risolto, ma che, in futuro, potrebbe diventare molto meno invasivo. Ora il cucciolino deve mangiare in verticale e, dopo ogni pasto, deve essere mantenuto nella stessa posizione almeno per mezz’ora, per evitare che un rigurgito possa danneggiarlo e causargli una polmonite.

Inoltre, i cani con il mega esofago hanno sempre fame e sentono l’istinto di mangiare qualsiasi cosa, che sia commestibile o no, quindi vanno tenuti sotto controllo sempre, non possono essere lasciati soli mai, neppure mezz’ora.

Per questo motivo, Palmalisa e le altre volontarie sono ben determinate a trovare per Arturino una famiglia che sia disposta ad adottarlo e ad occuparsi di lui a 360 gradi, adattandosi alle sue esigenze attuali.
Il rischio che questo combattivo e simpaticissimo cagnolino riceva tante richieste dettate dal desiderio di possedere un cucciolo di piccola taglia e addirittura di razza, è tanto, ma queste sono caratteristiche che devono passare in secondo piano. Ciò che conta è la salute di Arturino, perché, come ha detto Palmalisa “dopo tutto quello che abbiamo fatto per lui, ma soprattutto dopo tutto ciò che Arturino ha passato, merita una buona adozione, una famiglia che si prenda cura di lui”.

Per questo motivo, oltre a tutti i filmati della sua degenza in clinica che tramite Facebook sono stati pubblicati in queste settimane, ne verranno presto fatti altri “per far capire cosa comporta avere in casa un cane come Arturino”.

Presto lascerà la clinica e andrà in stallo da una delle volontarie, e verrà ripresa la routine di Arturino, perché l’adozione di questo piccolo deve essere fatta in maniera consapevole.
Ma non bisogna farsi confondere da tutto ciò che questo cane ha passato, nonostante abbia solo cinque mesi, perché lui ha un bel caratterino, vuole avere tutte le attenzioni e, quando le infermiere della clinica si occupano degli altri “pazienti” lui guaisce, protesta, perché le coccole devono essere solo per lui, così come i giochi e le carezze delle volontarie, che regolarmente lo vanno a trovare.

Come tutti i cuccioli è curioso, allegro, sempre in movimento, vuole scoprire il mondo, ha solo bisogno di farlo con la persona giusta.

Vera MORETTI

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