La Lega del cane blocca il trasferimento dei cani dal canile di Palermo

La Lega del cane blocca il trasferimento dei cani dal canile di Palermo

Mondofido

Con l’intervento degli attivisti della Lega nazionale del cane è stato sventato un ingiusto trasferimento, ma la storia non finisce qui

Dopo un presidio durato giorni e notti davanti al canile comunale di Palermo da parte degli attivisti della Lega nazionale del cane, con una mobilitazione delle forze dell’ordine, il sindaco della città Orlando ha dovuto tornare sui suoi passi e bloccare il trasferimento dei cani, per i quali era stato previsto un passaggio ad una struttura privata e l’affido ad un’associazione non riconosciuta e non di buona fama.

Ciò è avvenuto nella serata del 27 marzo, ed ora il sindaco ha annunciato di aver chiesto al Prefetto la convocazione di un tavolo con la Regione e il Comune per chiarire le operazioni di svuotamento del canile. Per questo motivo, per ora il trasferimento dei cani è stato sospeso, e il furgone che era arrivato per caricare gli animali è ripartito vuoto.

Elena La Porta, presidente della Sezione LNDC di Palermo, ha commentato così: “Chiediamo ufficialmente di partecipare all’incontro voluto dal Sindaco con le altre istituzioni in quanto rappresentanti delle associazioni protezionistiche palermitane regolarmente iscritte all’albo. È un nostro diritto, oltre che nostro dovere, partecipare a decisioni che riguardano il benessere e il futuro di questi animali. Voglio ringraziare tutti i cittadini che ci hanno sostenuto in questa battaglia e i volontari delle altre associazioni, a dimostrazione che la collaborazione è possibile e auspicabile”.

Ma cosa è successo in realtà? Per poter ristrutturare il canile, il Comune di Palermo ha assegnato un appalto di 2 milioni di euro a una ditta per l’esecuzione dei lavori e lo sgombero degli spazi per poter procedere.
Inizialmente, il Comune aveva proposto le adozioni incentivate, offrendo a chi era disposto ad adottare un cane la somma di 480 euro ma questa soluzione è fortemente osteggiata dalle principali associazioni animaliste e dalla stessa LNDC di Palermo, poiché gli animali rischierebbero di finire nelle mani sbagliate, ovvero di persone interessate più all’incentivo economico e meno ad occuparsi dei cani.

Inoltre, l’amministrazione comunale ha deciso ugualmente di affidare i cani a una associazione locale, non riconosciuta a livello regionale, a fronte della suddetta cifra. Il trasferimento avrebbe dovuto avvenire proprio in questi giorni, verso una struttura della provincia di Ragusa.

Piera Rosati, Presidente Nazionale LNDC, ha dichiarato: “Gli animali non sono come rifiuti da conferire in discariche a un tanto al kg. Procederemo in ogni modo possibile affinché quei cani vengano tutelati. Invitiamo le autorità competenti a investire in una seria politica di controllo delle nascite e di iscrizione dei cani nell’anagrafe nonché di vigilanza da parte degli enti preposti. Continueremo la nostra battaglia di civiltà, legalità e trasparenza nelle sedi più disparate, anche attraverso pubbliche denunce di informazione in merito a quanto sta accadendo e, se necessario, nelle sedi legali più opportune. Un grazie speciale a Elena la Porta, Presidente LNDC Palermo, per l’impegno e la dedizione che da sempre la contraddistinguono”.

Vera MORETTI

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