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La mimica facciale e la lettura del cane. Capitolo secondo.

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“L’ascolto” delle emozioni, il prestare attenzione all’effetto che queste fanno sull’altro individuo, cane o umano, rappresenta il canale per stabilire con l’atro uno scambio, una comunicazione. La mimica facciale, la disposizione dei tantissimi e importantissimi muscoli che costituiscono il muso, sono la fotografia e quindi la manifestazione esterna dello stato emozionale vissuto dall’individuo.

L’attenzione, la curiosità, lo stupore sottendono ad uno blando stato di reattività e rappresentano delle situazioni a basso coinvolgimento emotivo, man mano che l’emozione aumenta la mimica facciale si modifica con il livello di reattività che la caratterizza.

Uno stato di preoccupazione sarà identificabile da una fronte corrucciata, una bocca che diventa sempre più serrata e uno sguardo che man mano si fa fisso e “duro”. Da questo assetto le possibili evoluzioni, man mano che la tensione cresce, porteranno ad uno spostamento all’indietro delle orecchie, mentre gli angoli della bocca, che continua ad essere ben chiusa, saranno spostati verso il basso. Il messaggio dell’insieme della mimica facciale del cane che stiamo osservando è l’istantanea di uno stato di disagio.

Tale tensione potrebbe essere “spezzata” da uno sbadiglio, un segnale che serve per de-stressare il cane e per comunicare il suo stato di malessera, oppure evolvere in una situazione di freezing, sguardo sfuggente orecchie tirate indietro. Fino ad arrivare all’esibizione dei canini, palesando così un comportamento di minaccia, qualora il disagio del cane non fosse riconosciuto e rispettato dall’osservatore.

Anche riconoscere la stanchezza è fondamentale se l’obiettivo relazionale è di conoscersi e capirsi. In un cane stanco la sua mimica facciale sarà caratterizzata da una bocca aperta che mostra parte della lingua, uno sguardo perso nel vuoto e le orecchie ripiegate. Leggendo una situazione di questo tipo la cosa migliore da fare sarà interrompere ciò che si sta facendo e concedere al nostro Fido il suo meritato riposo.

Dalla stanchezza allo stress-disagio, il passo è breve: occhi socchiusi, labbra semiaperte ma tese a formare una piega in corrispondenza della guancia. Una mimica facciale a volte scambiata come segno di amicizia, ma in questo secondo caso l’atteggiamento del corpo sarà giocoso e rilassato.

Le emozioni rappresentano importanti ed efficaci elementi di conoscenza dell’altro, attraverso loro si può giungere ad una comprensione piena e consapevole di chi abbiamo di fronte. Conoscere, riconoscerle e interpretarle permette di accogliere e gestire il vissuto emotivo di chi ci è vicino.

Rosanna Capano.

© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata

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