La mimica facciale e la lettura del cane.

La mimica facciale e la lettura del cane.

Rosanna Capano

L’attenta osservazione del cane e della sua mimica facciale rappresenta il paspartout la corretta interpretazione delle sue emozioni e intenzioni.

La mimica facciale è una parte della cinesica, la scienza che studia il linguaggio del corpo, che riguarda il modo in cui il volto si altera.

Gli esseri umani, ma anche altri animali sociali, lasciano trasparire attraverso tali movimenti (incontrollabili) il loro pensiero e le loro emozioni. È praticamente impossibile falsificare il linguaggio del corpo e nello specifico la propria mimica poiché bisognerebbe avere la consapevolezza, in ogni singolo istante, di tutti i muscoli del corpo.

Nelle specie sociali, e quindi anche nel cane, la mimica facciale è importante a livello individuale e sociale, è un importantissimo canale di comunicazione che permette di informare, in abbinamento con i meccanismi di richiamo, gli altri membri della stessa comunità, gruppo familiare o branco.

Attraverso alcuni atteggiamenti della mimica facciale del cane è possibile risalire allo stato emotivo che sottende alle stesse e quindi alle intenzioni, o comportamenti, che potrebbero essere messi in atto nell’interazione che si sta realizzando.

Richiamando alla mente alcune mimiche del nostro cane possiamo procedere ad una sua più fine lettura e fare il primo, e importante passo importante non solo per la sua corretta “gestione” ma per entrare in relazione con lui.

Ecco una carrellata di atteggiamenti emozionali (un primo assaggio) che possiamo riconoscere soffermandoci sulla disposizione dei muscoli facciali di fido.

Il rilassamento del nostro cane trapelerà da una bocca semi aperta (senza una lingua strabordante), orecchie in posizione neutrale (né in avanti, né all’indietro) e uno sguardo amichevole. A questa mimica si accompagna spesso anche una posizione del corpo seduta o sdraiata.

L’attenzione, potrebbe rappresentare il passo successivo dalla situazione appena descritta, infatti il cane può mantenere la sua postura, seduto o sdraiato, ma le orecchie si saranno spostate in avanti, per quei cani con le orecchie “cadenti”) o dritte, una bocca che si chiude e lo sguardo che, continuerà a rimanere morbido, ma più attento e diretto verso ciò che ha destato la sua attenzione.

Dall’attenzione alla curiosità il passo è breve, basterà aggiungere alla situazione precedente una spontanea rotazione della testa del cane. di circa 45 gradi. E se poi qualcosa o qualcuno ha destato stupore nel nostro fido, lo noteremo da una bocca chiusa, occhi spalancati (si vedrà anche la sclera) le orecchie leggermente spostate all’indietro a testimoniare una tensione emotiva vissuta dal cane e il tipo assetto “corrucciato” di fronte e sopracciglia.

 

Rosanna Capano

© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata

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