L’educazione al guinzaglio

L’educazione al guinzaglio

Mondofido

Non è sempre facile l’educazione al guinzaglio e il cane può non rispettare le aspettative del proprietario. Le cause possono essere diverse.

Il forte legame tra il padrone e il cane è evidente anche nel momento della passeggiata e una valida guida al guinzaglio è importante per un rapporto equilibrato, ma ricco di sentimenti contrastanti come l’inquietudine, la paura, la sicurezza e l’amore.

Per una corretta gestione è preferibile educare il cane al guinzaglio quando è cucciolo, ma si può insegnare anche in fase adulta, variando la metodologia in base all’attitudine del cane e alla sua disponibilità a cambiare abitudini di vita.

Per la scelta del guinzaglio si consigliano quelli lunghi circa 1 metro ed è meglio evitare quelli allungabili o le catene di metallo.

Il premio può essere un rinforzo positivo quando il cane passeggia senza tirare, ma non deve essere l’unico stimolo: il fattore fondamentale è l’empatia che si crea tra il cane e il padrone.Mondofido cane al guinzaglio 3

Ogni educatore cinofilo può avere una metodologia differente rispetto agli altri, ma ci sono alcuni modi comuni di insegnamento prestabiliti, ad esempio il cane rimane a sinistra del conduttore nel momento dell’addestramento.

Inoltre l’andatura dell’animale deve adeguarsi a quella del padrone.

Non è sempre facile l’educazione al guinzaglio e il cane può non rispettare le aspettative del proprietario.

Le cause possono essere diverse:

– Il cucciolo non ha ricevuto una corretta educazione e gli insegnamenti sono superficiali;

– Le caratteristiche fisiche del padrone possono non essere idonee; Mondofido cane al guinzaglio 2
– Il proprietario non si sente sicuro, non riesce ad imporsi positivamente sul cane e l’animale prevale;

– Il cane tira al guinzaglio perchè attirato e distratto da un altro luogo, animali o da altre persone.

Gli accorgimenti da seguire possono includere la buona gestione del cane al guinzaglio già durante il periodo importante della socializzazione e favorire il rapporto di relazione intraspecifica (tra individui della stessa specie) e interspecifica (tra individui di specie diverse).

Anche insegnare al cane il richiamo con parole come “torna” o “vieni” e comunque passeggiare con lui nei suoi posti preferiti può essere efficace.

Gli educatori consigliano di essere pronti a scegliere il percorso della passeggiata e poi variare il luogo dove il cane può giocare.

Dopo aver raggiunto l’obiettivo per una buona educazione al guinzaglio, dobbiamo comunque costantemente seguire il cane nei suoi progressi, senza dimenticare che l’aspetto più bello consiste nell’insegnare con allegria.

Erika Dotti 

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