Orienteering dog e la relazione.

Orienteering dog e la relazione.

Rosanna Capano

Orienteering dog, un’ottimi attività relazionale da fare con il proprio cane, benessere psico fisico del conduttore e ottimo insegnamento del rispetto e della salvaguardia ambietale. Tutto questo in una sola attività cinofila.

Orienteering Dog è a tutti gli effetti uno sport adatto a tutti i cani e i proprietari perché permette di approcciarlo con diversi obiettivi: per allenarsi, divertirsi trascorrere una giornata piacevole tra appassionati e 4 zampe, all’aria aperta in natura come pure in un parco cittadino.

Facciamo un passo indietro e vediamo intanto cosa si intende con il termine Orienteering.

Si tratta di uno sport con origini geograficamente lontane dal nostro paese, nasce nei paesi scandinavi intorno al 1897 con una prima gara disputata nei dintorni di Stoccolma dove parteciparono circa 200 concorrenti. Diventato oggi sport molto diffuso e praticato in 4 differenti specialità: corsa a piedi, con gli sci, Mountain Bike e Orientamento di precisione.

I partecipanti, singoli o in squadra, sono dotati, ad inizio gara, di una carta topografica “costruita” appositamente per questo sport. La gara prevede il passaggio attraverso dei punti obbligati disposti dagli organizzatori sul territorio, su tali punti di controllo i gareggianti registrano il proprio passaggio mediante una punzonatrice con cui marcare il proprio  cartellino (o Testimone). Le punzonatrici diverse tra loro creano diverse combinazioni di fori nella carta e le successioni di combinazioni di fori sul cartellino testimonieranno la scelta di percorso effettuata dal gareggiante.

Obiettivo dello sport è infatti orientarsi più rapidamente scegliendo i percorsi migliori, il che non sempre equivale all’essere i più veloci.

Il progetto Orientee­ring Dog è stato redatto dalla FICSS (Federazione Italiana Cinofilia Sport e Soccorso), l’organizzazione del percorso ricalca quella dell’Orienteering ma per la presenza dei cani  sono previste partenze scaglionate per assicurare che ogni coppia (cane uomo) abbia la possibilità di fare il proprio percorso.

La gara prevede che il binomio raggiunga i punti di controllo, nell’ordine in cui sono numerati sulla carta e ad ogni punto di controllo il concorrente troverà gli strumenti per procedere a marcare il suo passaggio. Giunti all’arrivo il cartellino-testimone verrà ritirato per la verifica e il calcolo del punteggio in base alla completezza delle punzonature e al tempo di percorrenza. Si tratta di uno sport nuovo e in evoluzione e con lui lo stesso regolamento.

Anche la disciplina Orienteering dog prevede cinque specialità agonistiche con infinite variabili amatoriali ideate per il semplice gusto di stare insieme e divertirsi.

Praticare Orienteering con il proprio cane rappresenta impegnarsi e attivarsi per la costruzione e il miglioramento della relazione, e oltre ad uno sport agonistico può essere anche un’attività propedeutica per le mansioni della protezione civile come la ricerca persone.

Insomma Orienteering dog è uno sport dai tanti aspetti positivi: promuove la cooperazione con il proprio cane, incentiva lo sviluppo del benessere psico-fisico dei partecipanti, offre la possibilità di fare attività divertente a contatto con la natura… Bello no?

Rosanna Capano

© 2018, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata

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