Acqua gelata sui cani: canile denunciato per maltrattamenti

Acqua gelata sui cani: canile denunciato per maltrattamenti

Mondofido

E’ accaduto al canile di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, ma si tratterebbe solo della goccia che rischia di far traboccare il vaso

Sono vive negli occhi di tutti, le immagini dei poveri cani del canile di San Giovanni in Persiceto bagnati dall’acqua gelata dagli inservienti che dovevano pulire i box.
Senza avere alcuna premura e attenzione verso i poveri animali, infatti, la pulizia è avvenuta mentre loro si trovavano ancora all’interno, con la conseguenza, grave e pericolosa, di rimanere bagnati quando la temperatura esterna arrivava sotto zero.

La denuncia di questo increscioso fatto è arrivata dall’associazione Animal Liberation, che gestisce il canile di Bologna e che fino al 31 dicembre 2016 aveva il controllo anche del canile di San Giovanni, purtroppo non rinnovato per l’anno appena iniziato.

Il motivo, sospettato e non ufficiale, è di quelli più terribili: l’estromissione dell’associazione sarebbe dovuta alle denunce da essa fatte da tempo, con lettere che parlavano di aumento della mortalità canina e maltrattamento ai poveri ospiti della struttura.

Lilia Casali, presidente di Animal Liberation, a proposito del fatto avvenuto, ha dichiarato: “il gelo nei canili è un problema drammatico. I cani andrebbero sempre fatti uscire prima di lavare i box, soprattutto d’inverno. E’ vero che alcuni animali si riparano dall’acqua, ma altri si spaventano e ci finiscono in mezzo, ritrovandosi poi tutti bagnati, con la cuccia bagnata e le temperature sotto zero”.
Ma non basta: il personale che si occupa dei cani e del canile si trattiene nella struttura solo dalle 9 alle 13, con la conseguenza che gli animali rimangono abbandonati per un numero di ore esagerate, situazione che non può che portare ad eventi negativi. Senza contare che, rimanendo il canile chiuso per molto tempo, la possibilità, da parte di chi volesse adottare un cane, o partecipare al suo mantenimento come volontario, è molto ridotta e lascia poche speranze al benessere degli animali.

L’attuale direttrice del canile, Sabina Bondi, ha risposto così alle denunce: “Le modalità di lavaggio sono state modificate alcune settimane fa, con un tubo più piccolo e un getto più leggero. Mentre gli orari di apertura li fissa il Comune”.

Probabilmente, la questione non finirà qui.

Vera MORETTI

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