Il cane in ufficio aumenta la produttività

Il cane in ufficio aumenta la produttività

Mondofido

Studi lo dimostrano: i padroni sono più sereni, socievoli e creativi, anche al lavoro

Poco tempo fa, e precisamente il 24 giugno, è stata la giornata del cane in ufficio e, per celebrarla degnamente, i padroni di cani avevano portato il proprio amico a quattro zampe sul posto di lavoro.

L’esperimento, a quanto pare, è andato molto bene, tanto che è stato rilevato come la presenza del proprio cane in ufficio facesse bene ai padroni, che affrontavano la mole del lavoro con meno stress e più sorrisi, ma soprattutto con maggiore efficienza.

Sembra, infatti, che Fido incoraggi il lavoro di squadra e la fiducia tra colleghi, con un conseguente miglioramento del clima aziendale e della produttività in azienda.

D’altra parte, alcuni studi già effettuati hanno dimostrato che i proprietari di animali domestici si sentono meno soli, sono più socievoli e hanno più stima di loro stessi. Questo perché l’animale facilita il rilassamento, i rapporti interpersonali e le amicizie.

Per quanto riguarda i benefici in ambito aziendale, c’è uno studio condotto dalla Virginia Commonwealth University in un’azienda del North Carolina negli Stati Uniti, pubblicato sul Journal of Workplace Health Management. Ebbene, è stato rilevato che gli ormoni dello stress diminuivano dell’11% quando si portavano uno o più cani in azienda e aumentavano fino al 70% nelle persone che non entravano in contatto con gli animali.
E, ovviamente, c’erano significative differenze di livelli di stress tra i giorni in cui il cane era presente e quelli in cui era assente.

Questo significa che gli effetti positivi si fanno sentire anche sulla produttività dell’azienda, e di conseguenza sul conto economico della società.

Per gli scettici, c’è un ulteriore studio che conferma tutto ciò, condotto nel 2015 dal brand PetCare di Nestlé Purina negli Stati Uniti insieme al Mississippi State University College of Veterinary Medicine, che ha coinvolto 750 volontari.
In particolare, l’indagine ha scoperto che chi lavora in aziende pet-friendly quasi raddoppia le probabilità di ricevere gratificazioni professionali rispetto a chi, invece, è impiegato in contesti dove gli animali domestici non sono ammessi.

Nestlè, di cui Purina fa parte, ha lanciato nel 2014 un progetto specifico anche in Italia. Si tratta di Pets@work ed è un programma già attivo nelle sue sedi Usa da oltre 10 anni, che permette a ciascun dipendente di portare il proprio animale in ufficio, a rotazione, 3 volte a settimana, secondo un sistema di prenotazione specifico. Un impegno che è stato sottolineato lo scorso 24 giugno, attraverso il coinvolgimento di tutte le sedi di Purina nel mondo in occasione della giornata mondiale Take your dog to work day.

Vera MORETTI

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