Morso da cane randagio? Niente risarcimento

Morso da cane randagio? Niente risarcimento

Mondofido

Il Tribunale: nessun risarcimento a chi è aggredito da un cane randagio in un’area isolata

Era successo a Cagliari: una donna, mentre faceva footing, era stata morsa da un cane randagio di grossa taglia e non ci aveva pensato due volte a denunciare l’accaduto, chiamando in giudizio il Comune e la Asl di competenza, in mancanza di un proprietario che potesse rispondere del comportamento dell’animale.

Il Tribunale, esaminando il particolare caso, si è però pronunciato a favore del cane, stabilendo che chi viene aggredito da un animale randagio mentre sta facendo footing non ha diritto al risarcimento del danno, a patto che l’evento avvenga in una località lontana dal centro abitato. Questo perché in un luogo isolato non è prevista una vigilanza continua da parte dell’Ente Pubblico che ha il compito di tenere sotto controllo il fenomeno del randagismo.

La donna che aveva fatto la denuncia, infatti, era stata aggredita in una strada vicino ad uno sterrato recintato con filo spinato e in evidente stato di abbandono, da dove era spuntato un cane di grossa taglia senza guinzaglio né museruola, che l’aveva morsa alla gamba destra.

La denuncia era stata fatta in seguito al soccorso, avvenuto grazie ad un passante, e al successivo trasporto in ospedale, dove la vittima era stata medicata.

Il giorno successivo, in base alle segnalazioni e alla denuncia, una pattuglia dei Carabinieri si era recata sul posto, avvistando il cane, che sembrava alquanto aggressivo. Non c’è stato altro da fare che chiamare il veterinario e procedere, purtroppo, con la soppressione. Nessuno ha in seguito denunciato la scomparsa dell’animale, quindi è chiaro che non aveva un padrone che si prendesse cura di lui.

Quindi, il Tribunale di Cagliari ha esaminato il caso e ha deliberato che non c’è nessun colpevole su cui far ricadere la responsabilità dell’accaduto e, quindi, la donna, protagonista sicuramente di una brutta avventura, ha dovuto arrendersi e rimanere a bocca asciutta, ma è probabile che anche il cane randagio aggressore, non abituato alla compagnia di qualcuno, abbia agito per paura.

Né il Comune né l’Asl, quindi, dovranno risarcire la signora in alcun modo, anche se, purtroppo, il problema del randagismo rimane una piaga difficile da risolvere, soprattutto nelle campagne ai limiti delle nostre città. Se le competenze vengono “rimbalzate” da un’autorità all’altra, la soluzione del problema rimane alquanto lontana.

Vera MORETTI

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