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Anisakis nel cane: cos’è e come si previene

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Cinquanta anni fa, i parassiti umani erano malattie molto frequenti che riguardavano le persone. Poi, con i progressi della medicina e il miglioramento delle condizioni generali di vita, fortunatamente questo tipo di malattia è scomparsa, ma alcuni parassiti sono ancora, purtroppo, abbastanza frequenti. Uno di questi è Anisakis, celebre parassita presente nel pesce crudo, che in questo articolo analizziamo come Anisakis nel cane, dal punto di vista dei nostri amici a quattro zampe.

Anisakis nel cane: cos’è e come difendersi

Anisakis è un parassita, per la precisione un verme, che vive all’interno dell’organismo dei pesci. Come tutti i parassiti, per sopravvivere, ha bisogno di altri organismi detti ospiti che, nel caso di Anisakis, sono (in via definitiva) i cetacei.mondofido salute

Prima di arrivare nei cetacei, però, Anisakis è costretto a passare da una serie di altri animali, tra cui gamberetti e pesci (che, mangiandosi l’un l’altro, si trasmettono il parassita). Se il pesce in cui si trova Anisakis viene pescato, il verme si trova nel pesce e, cosa peggiore, non muore insieme al pesce ma rimane vivo.

Questo significa che mangiando il pesce crudo possiamo infettarci con Anisakis, e lo stesso succede al cane. Nel cane, a dire il vero, l’evenienza è più rara perché la sua maggiore acidità gastrica rispetto all’uomo riesce ad uccidere il parassita durante la digestione, ma a volte questo può non succedere.

Se Anisakis sopravvive allo stomaco arriva nell’intestino (dell’uomo o del cane), e lo perfora, portandosi nel peritoneo e da origine ad una fortissima peritonite che richiede un intervento veterinario nel giro di poche ore, altrimenti il cane rischia di morire.

Il pesce crudo nel cane

Il problema è molto grande, e probabilmente ne avevate sentito parlare riguardo alla medicina umana; si evita evitando di dare il pesce crudo al cane, perché questo riesce a risolvere: la cottura uccide il parassita, così come il congelamento di almeno 96 ore in un congelatore a tre stelle (in casa), di 24 ore nei ristoranti.

Il pesce che il cane mangerà deve quindi essere sempre cotto o decongelato, e poco importa che Anisakis sia più raro nel cane che nell’uomo, per cui il cane sembrerebbe protetto: esistono altri parassiti del pesce come Nanophyetus salmincola, tipica del salmone, che viene anche chiamata “Avvelenamento da salmone”: per questo parassita, i danni nel cane sono molto più gravi rispetto a quelli dell’uomo.

Per cui, per chi segue una dieta casalinga o per chi da sporadicamente il pesce al cane, mi raccomando: mai dare il pesce crudo o congelato per troppo poco tempo, perché i parassiti sono sempre in agguato!

Dott. Valerio Guiggi – Medico Veterinario Specialista

(Contatta l’autore: info@valerioguiggi.it)

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