Tigna nel cane: sintomi, diagnosi e terapia

Tigna nel cane: sintomi, diagnosi e terapia

Mondofido

Trasmessa da un fungo, la tigna è più fastidiosa che pericolosa

La malattia

La tigna è una malattia contagiosa provocata da funghi, chiamati dermatofiti, che possono anche venire trasmessi all’uomo. Diagnosticare la patologia è piuttosto facile, i sintomi sono costituti da delle lesioni della pelle e del pelo, che tende a cadere e a lasciare dei segni circolari. Nelle aree colpite si manifestano anche eritemi, croste, papule e alterazioni delle strutture delle unghie accompagnate, molto spesso, da prurito e da desquamazione. Tuttavia, se non si è sicuri della natura della patologia, è bene rivolgersi ad una clinica veterinaria e sottoporre il cane a esami di laboratorio, affinché la diagnosi sia esatta. Il tempo richiesto per avere i risultati va dai 10 ai 15 giorni.

Contagio

Il contagio della tigna nel cane può avvenire secondo due canali: contagio diretto o indiretto. Nel primo caso, la trasmissione del fungo avviene mediante contatto diretto con l’animale infetto; il contagio indiretto, invece, avviene solo quando si entra in contatto con le spore fungine. Il parassita ha maggiore possibilità di attaccare il cane durante una stagione particolare, un clima e temperatura specifiche, per cui occorre fare molta attenzione durante l’autunno o in caso di clima caldo e umido. La patologia non si manifesta solo in razze canine specifiche; colpisce animali di tutte le razze, taglie, età e può manifestarsi anche nei felini e negli umani; solitamente aggredisce esemplari molto deboli, con mancanza di vitamine, indeboliti da un recente intervento chirurgico, cani stressati o con difese immunitarie molto basse.

Cura

La cura della tigna nel cane può essere di carattere topico o sistemico, o di entrambi, nelle casistiche più gravi. Sulla pelle vengono applicate delle pomate che servono, soprattutto, a circoscrivere la zona colpita dall’infezione, per impedire che essa possa diffondersi, poi coperte da delle garze, specie se la zona colpita è molto ampia. Sempre meglio prevedere un collare elisabettiano per evitare che il cane si lecchi nei punti in cura o che strappi le garze. In ogni caso, una visita da un veterinario che saprà consigliare la cura più adatta è sempre la strada più corretta da seguire.

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