Un vaccino per il melanoma maligno della bocca

Un vaccino per il melanoma maligno della bocca

Mondofido

Si chiama MeraVax ed è una scoperta tutta italiana, dell’Università di Torino

Anche ai cani capita di ammalarsi di tumore, soprattutto quando l’età avanza, e il sogno di ogni padrone è che il suo fedele amico a quattro zampe possa guarire e tornare a correre e saltare come prima.
Non sempre, però, questo miracolo avviene, e le conseguenze di una malattia tanto grave spesso lasciano tracce indelebili sull’animale e sul padrone.

Per questo motivo, sapere che è stato trovato un vaccino innovativo per i melanomi maligni della bocca dei cani rappresenta davvero una notizia sorprendente e insperata.
Si chiama MeraVax ed è risultato di uno studio e della ricerca di tre scienziati dell’Università di Torino, ovvero il professor Paolo Buracco del dipartimento di Scienze veterinarie, la professoressa Federica Cavallo e la ricercatrice Federica Riccardo del dipartimento di Biotecnologie molecolari e Scienze per la salute.

Ha spiegato la professoressa Cavallo: “MeraVax è un farmaco in grado di stimolare il sistema immunitario dei cani a riconoscere una molecola specifica – detta CSPG4 – che è presente in circa il 60 per cento dei melanomi maligni di questi animali. In questo modo si permette al sistema immunitario di aggredire ed eliminare le cellule del tumore”.

Paolo Buracco ha voluto aggiungere: “MeraVax è stato ideato come terapia adiuvante rispetto alle terapie convenzionali (“gold standard”) usate nei confronti del melanoma della bocca del cane, notoriamente molto maligno quando si sviluppa in questa sede. Il vaccino, quindi, non sostituisce il normale protocollo di cure, ma lo aiuta a essere più efficace, potenziandone l’effetto”.

La terapia prevede il controllo locale del tumore primario mediante resezione chirurgica o radioterapia in associazione a cure complementari come la chemio o la stessa radio terapia. Il tutto riesce a controllare l’evolversi della malattia localmente nel 75% dei casi.
Ad oggi, il tasso di sopravvivenza dei pazienti non supera il 30% a causa di frequenti recidive e metastasi. MeraVax è destinato proprio ai cani ai quali il melanoma con la molecola CSPG4 è stato affrontato con interventi locali di resezione e ha l’importantissimo scopo di contrastare lo sviluppo di recidive e/o metastasi del tumore primitivo, garantendo un arco vitale più lungo al paziente a quattro zampe e una qualità di vita decisamente migliore.
Con l’attivazione di questo vaccino, il tasso di sopravvivenza subisce una brusca e notevole impennata, arrivando al 73%.

Grazie al suo carattere innovativo, il progetto riguardante MeraVax ha vinto il primo premio del “business game” Made in Research per la creazione di imprese innovative, organizzato dal 2i3T, l’incubatore di impresa dell’Università di Torino.
Federica Cavallo, Federica Riccardo e Paolo Buracco ora inizieranno il proprio percorso di ricerca e studio dentro l’incubatore dell’università del capoluogo piemontese.
Ha concluso la professoressa Cavallo: “Stiamo già usando MeraVax su cani ammalati per studi pre-clinici. Il farmaco verrà commercializzato entro 3-4 anni. Nell’arco di 18-24 mesi dovrebbe però partire un trial clinico multicentrico”.

Inutile dire che si tratta di un risultato incoraggiante, considerando la patologia che, ancora, miete numerose vittime, poiché ad oggi non era stata trovata una cura efficace. E questo fa ben sperare per il destino dei tanti cani che ne sono affetti.

Vera MORETTI

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