I canili servono, anche nel nostro Paese, per riuscire a gestire, accudire e dare aiuto a tutti i cani che non hanno un padrone. Molte di queste realtà, infatti, sono delle vere e proprie associazioni pro randagi, come l’Associazione BIOS che opera in Calabria. Il loro scopo, quindi, è quello di permettere a questi animali di non dover vivere per strada, senza la certezza di un pasto ed esposti ai vari rischi a cui la città li espone.
In Italia esistono i canili municipali, come quello di Torino, strutture sanitarie che si avvalgono dell’aiuto di medici veterinari per offrire le cure di base ai propri ospiti. I cani vengono registrati e sottoposti a vaccinazione ed eventuali cure mediche.
Quando il cane è stabilizzato viene consegnato ai cosiddetti canili rifugio, come il Buoncanile Onlus di Genova, che si occupano di offrire assistenza veterinaria ma cercano anche di allocare i cani presso delle famiglie che intendano prendersene cura.
In ultima analisi, poi, esistono canili privati, come il Canile del Monte Gazzo a Sestri Ponente (GE), che si occupano della gestione degli animali, ma con una impostazione imprenditoriale. In sostanza queste strutture si offrono di accudire ed ospitare i cani da loro portati, in cambio di un compenso che varia in funzione della taglia dell’animale, delle sue esigenze specifiche ed anche del tempo per il quale rimarrà nella struttura.
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