Il personale del canile solitamente effettua delle verifiche presso la futura casa dove il cane andrà a vivere: se è sicura, se ci sono uscite incustodite e altri dettagli che possano mettere in pericolo la vita dell’animale. La prerogativa dei canili è quella di non permettere a chi adotta il cane di metterlo sotto chiave e di tenerlo con la catena all’interno delle mura domestiche, ma anche di evitare che gli animali siano lasciati incustoditi nel terreno, magari a molta distanza dall’abitazione.
Obbiettivo delle verifiche pre-affido sono soprattutto quello di conoscere la famiglia adottante e capire se l’animale adottato sarà a tutti gli effetti un componente della famiglia e parteciperà alla vita quotidiana senza impedimenti o trattamenti poco adeguati. Adottare un cane del canile non comporta impegni solo a livello morale, ma è un vero impegno in termini giuridici. Infatti, quando si decide di adottare un cane, l’adottante deve firmare un modulo in cui vengono sottolineati la custodia dell’animale, la sua tutela e le cure che deve ricevere, inoltre vengono ribaditi la non cessione a terzi e il dovere di non lasciarlo in abbandono.
Prima di condurre il cane in casa, è opportuno prendere un po’ di confidenza e per questo il personale del canile invita la persona che deve adottarlo a recarsi sul posto per portarlo a passeggio e fare una maggiore conoscenza, così da rendere la propria presenza familiare al nostro amico a quattro zampe. La passeggiata e qualche gioco assieme renderanno l’inizio della convivenza più semplice da affrontare. Dobbiamo sempre ricordare che quando il cane entrerà a far parte della nuova famiglia avrà bisogno di ricrearsi dei punti di riferimento, rappresentati sino a quel momento dalle mura di cemento del proprio box. Avere quindi una certa familiarità verso l’adottante lo aiuterà a trovare in lui un punto di riferimento in modo da vivere con meno stress il cambiamento.
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