Educare secondo (e non solo) me.

Educare secondo (e non solo) me.

Rosanna Capano

Educare: “educere”, tirar fuori o anche condurre. L’educatore come la figura che aiuta e supporta l’altro, l’indiviiduo in via di sviluppo (di qualsiasi età e in qualsiasi condizione) a tirar fuori da sé, a far emergere e maturare le proprie capacità, guidandolo verso la propria autonomia.

Educare è un processo di cambiamento e crescita che implica gradualità. Ogni cambiamento che voglia avvenire in maniera naturale si realizza attraverso piccoli passi, tappe. Il cambiamento implica accoglienza e tolleranza e, se si desidera realizzarlo concretamente, bisogna imparare a procedere lentamente rispettando i tempi di ognuno.

Il cucciolo di cane, come il bambino, ha bisogno di essere indirizzato nella sua crescita cognitivo-comportamentale. Educare è consentire lo sviluppo del carattere del cane creando armonia in tutte le sue componenti cognitive. In secondo step, educare il cane è anche istruire fornendo le competenze necessarie a integrarsi al meglio nel mondo umano e nelle relazioni miste umano-cane.

Per intraprendere questo cammino è fondamentale riconoscere e tenere sempre a mente che il cane ha una mente, che è un soggetto attivo e sensibile e non una macchina. Altrettanto importante è “non tradurre” i suoi comportamenti come fossero comportamenti umani ma sforzarsi di comprenderli dalla sua prospettiva di individuo e specie diversa dalla nostra.

Una tale predisposizione d’animo sarà il primo passo per la costruzione di una relazione equilibrata tra cane e proprietario e la base di una serena convivenza.

Molto spesso i problemi lamentati dai proprietari derivano da uno squilibrio nel rapporto che hanno con Fido.

Nell’educare e favorire così lo sviluppo e la successiva indipendenza dell’individuo, la capacità di comunicare assume un ruolo decisivo “non c’è relazione, di nessun tipo, senza comunicazione”.

Comunicare è condivisione, la comunicazione con il cane quindi non puo’ essere uno sterile scambio di richieste ma deve avere l’obiettivo di condividere l’esperienza che si sta vivendo.

La comunicazione, verbale e non, soprattutto quando riferita all’umano che intraprende il percorso educativo con il proprio cane, deve servire anche per valorizzare il cambiamento che si sta realizzando davanti ai nostri occhi.

Educare è, tra le tante cose, aiutare e supportare gli individui, cani e persone, nello scoprire e fare esperienza del “cambiamento possibile”.

Rosanna Capano

© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata

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