Perché la punizione non paga.

Perché la punizione non paga.

Rosanna Capano

Le punizioni attive sembrano funzionare benissimo per risolvere il problema nell’immediato, ma hanno svariate controindicazioni. Imporsi fisicamente o psicologicamente oltre ad essere inutile e sbagliato è dannoso per la relazione.

Cosa si intende per punizione? E’ un metodo educativo di correzione, purtroppo ancora molto diffuso, che rappresenta una sanzione inflitta all’altro per un comportamento ritenuto scorretto.

Ma anche se le punizioni sembrano avere un effetto immediato, portando anche velocemente  all’estinzione del comportamento indesiderato, di fatto non forniscono nessuno spunto educativo perché si limitano a comunicare all’altro, il cane nel nostro caso, cosa non deve fare senza però  fornire un’alternativa sul comportamento che invece sarebbe auspicabile tenere.

E può accadere che, nonostante la punizione, che è un atteggiamento inibitorio e non risolutivo perché non agisce sulla motivazione dell’azione, il comportamento indesiderato non solo ricompaia ma si manifesti con un impeto sempre più forte.  Impeto che potrebbe anche sfociare nell’aggressività: un individuo aggressivo è sempre un individuo represso, che non viene adeguatamente compreso e che viene eccessivamente limitato. Inoltre l’individuo aggressivo è anche colui che ha al suo fianco esempi di aggressività, nervosismo e intolleranza.

Per questo motivo, punire magari con uno strattone un cane che manifesta un abbaio (per noi indesiderato e incomprensibile)  rivolgendosi ad un altro cane o ad uno stimolo che genera in lui disagio,  significa intervenire solo sul sintomo di un disagio senza analizzarne le motivazioni e le emozioni che sottendono a quel comportamento.

Le conseguenze dannose sono molteplici: fisiologiche (ricordiamo quanto lesivi sono gli strattoni a livello del collo), psicologiche e relazionali, oltre che  inibitorie della corretta comunicazione perché, il cane memore della  punizione inferta  potrà in futuro comunicare il  suo disagio con altri mezzi  come il ringhio, o il balzo in avanti per allontanare…

In conclusione non bisogna tralasciare che le punizioni causano elevati livelli di stress perché tutto ciò che causa dispiacere, paura, dolore porta l’individuo in uno stato emotivo negativo.

Un cane che viene punito impara a diffidare di chi infligge la punizione, ne è spaventato e intimorito perchè memore delle emozioni negative scaturite dalla punizione.

Evitiamo e opponiamoci  a chi sostiene che le punizioni a volte siano legittime, in una relazione equilibrata non ha nessun senso che il nostro cane sia intimorito da noi.

Rosanna Capano

© 2018, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata

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