La storia di Cala giovane pitbull salvata dalle catene

La storia di Cala giovane pitbull salvata dalle catene

Alessandra Curreli

Grazie all’intervento di due vicini, Cala viene salvata dalle catene che le impedivano di muoversi, spesso maltrattata, per lei è finito questo calvario.

E’ successo in Costa Rica e precisamente a Zaguantes, in una località famosa per essere il luogo dove ci sarebbe un territorio rifugio destinato alla sopravvivenza dei cani randagi, famoso per essere un paradiso, un luogo di amore e attenzione verso gli animali.

Spesso la realtà supera la fantasia, e i volontari non hanno potuto far altro che constatare che la realtà in questo caso, è un’altra.Mondofido Cala tenuta in catene

Cala una bellissima femmina di Pitbull è stata ritrovata legata con una catena così corta che impediva qualsiasi possibilità di movimento. Non solo lo stesso animale non poteva stendersi, ma solo sedersi, per evitare che la catena stretta al collo la soffocasse.

Riceveva cibo e acqua sporadicamente, spesso picchiata e maltrattata, sopravviveva a malapena in queste condizioni disumane.

L’intervento dei vicini

I vicini notato il trattamento riservato all’animale non hanno fatto finta di nulla ed hanno chiamato le forze dell’ordine.

Cala è stata portata di corsa alla clinica veterinaria dove a seguito delle analisi, è stato confermato lo stato di maltrattamento e malnutrizione.Mondofido Primo piano di Cala

Lotta per salvarsi

Cala per fortuna non si sta arrendendo,  risponde positivamente alle cure ed ha ricominciato a mangiare. L’incubo per lei è finito. Tutto questo per merito dei vicini che si sono attivati senza far finta di nulla.Mondofido Cala in cura dal veterinario

“Possiamo solo sperare che i proprietari di Cala siano alla fine consegnati alla giustizia, ma siamo consapevoli che le nostre leggi sono ancora carenti”, ha detto uno dei volontari che l’hanno salvata. “Siamo così grati che finalmente sia al sicuro! Se i vicini di Cala non avessero parlato, la cucciola vivrebbe ancora in una situazione di abuso.”

Appena starà meglio si prevede per lei l’adozione, verso una famiglia che le doni quell’amore fino ad oggi negato.

Alessandra Curreli

© 2018, Alessandra Curreli. Riproduzione Riservata

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