Ricompense e punizioni da dare al cane

Ricompense e punizioni da dare al cane

Mondofido

Quando è giusto premiarlo con ricompense e quanto invece no

Rinforzo positivo e negativo

Quello del rinforzo positivo, è uno dei metodi preferiti dai cinofili: consiste nel premiare il cane con delle ricompense quando ubbidisce a un ordine, piuttosto che sgridarlo quando non lo fa.

In questo modo, Fido è più motivato a comportarsi bene e il rapporto cane/ padrone diventa più solido; la severità e la violenza, d’altra parte, rendono l’animale aggressivo e la convivenza difficile.

Esiste però un altro tipo di rinforzo, e cioè quello negativo, che è la base per diseducare il cane. Essendo l’opposto del precedente, consiste nel premiarlo quando fa una cosa sbagliata, per esempio abbaiare, pur di farlo smettere. Questo comportamento è controproducente e spinge l’animale a comportarsi male.

Ricompense

E’ giusto premiare il cane solo quando ubbidisce agli ordini.

Le ricompense possono variare in base alle preferenze dell’animale: se è goloso, apprezzerà i biscotti, i bocconcini o gli snack come premio. Se invece ama giocare, una pallina o una corda aiutano il rinforzo positivo. In assenza momentanea di queste ricompense, una carezza o una parola dolce possono sostituirli.

È comunque consigliabile usare prodotti adatti agli animali: i cibi che mangiamo noi non sono salutari per loro, quindi bisogna evitare di usarli durante l’addestramento.

Punizioni

Ma non ci sono solo le ricompense. Per sapere quando è il caso di punire il cane, è innanzitutto importante insegnargli il comando NO.

In secondo luogo, è bene sapere che la violenza non corregge un comportamento sbagliato, ma fa aumentare l’aggressività dell’animale.

Se Fido non ubbidisce al NO, possiamo, per esempio, togliergli il suo giocattolo preferito. La tempestività, in questi casi, è fondamentale: il cane deve capire perché viene punito e per farlo, bisogna agire immediatamente.

Se, per esempio, il cane pretende attenzione in modo sbagliato, la soluzione può essere ignorarlo.

La punizione, dunque, consiste nel privarlo di uno stimolo per motivarlo a non ripetere l’azione sbagliata.

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