Niente pellicce per Armani

Niente pellicce per Armani

Mondofido

Il re della moda rinuncia alle pellicce e sensibilizza sullo sfruttamento degli animali

D’ora in poi, se vedremo colli di pelo e pellicce nelle collezioni di Giorgio Armani, saranno solo ed esclusivamente ecologici.
Lo stilista piacentino, infatti, ha deciso di rinunciate definitivamente alle pellicce di animale per la realizzazione dei suoi capi. Si tratta, da parte del re della moda, di una dichiarazione importante, che sicuramente segnerà una svolta nel fashion system, e che, speriamo, venga imitata da tanti altri.

In realtà, Armani non è mai stato un grande amante delle pellicce ma sapere che non ne usufruirà neppure minimamente è davvero importante e, se lui afferma che esistono valide alternative che permettono di non sfruttare crudelmente gli animali, allora significa che se ne può fare a meno senza alcun rimpianto.
Del resto, questo lo sospettavamo già da tempo.

L’annuncio è stato fatto in accordo con Fur free alliance, il cui presidente, Joh Vinding, ha accolto la scelta con grande soddisfazione, dichiarando: “Questo dimostra che stilisti e consumatori possono avere rispettivamente libertà creativa e prodotti di lusso senza per questo ricorrere a pratiche crudeli nei confronti degli animali”.

C’è però chi ha fatto questa scelta da molto, come ad esempio Stella Mc Cartney che, dal 2001, ovvero da quando ha iniziato a lavorare nel mondo della moda, ha deciso di rinunciare non solo alle pellicce ma anche alla pelle, sostituita senza alcun problema con l’eco-nappa, perché secondo lei “si può essere glamour e belle senza uccidere gli animali”.

Dello stesso parere sembrano essere, tra i big della moda, Tommy Hilfiger e Hugo Boss, mentre più nutrita è la schiera dei marchi “low cost” sensibili alla politica animalista, come Zara, H&M, American Apparel, Bershka e Asos, rivolti ad una clientela più giovane e quindi più sensibile nei riguardi delle sofferenze degli animali e del rispetto dell’ambiente.

Un discorso a parte è quello del marchio Save the Duck, che realizza piumini senza piume d’oca ma comunque belli e caldi. Per questo, il brand, che non utilizza pellicce, pelle, seta o lana, si è aggiudicato la più alta quotazione nella certificazione animal free.

Vera MORETTI

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