Torino, città che ama i cani

Torino, città che ama i cani

Mondofido

Sono sempre di più i cani presenti nelle case torinesi, tanto che presto raggiungeranno quota centomila

Torino la città dei cani? A quanto pare sì, e il trend è destinato ad aumentare costantemente, fino ad arrivare, fra tre anni, ad una presenza di centomila cani nelle famiglie torinesi.

E’ dal 2009 che l’Anagrafe canina sta registrando numeri in crescita senza eguali, con oltre 4mila nuove iscrizioni all’anno, che hanno determinato un’impennata da 63mila presenza alle attuali 86mila.

Tra i motivi, sicuramente il nuovo regolamento comunale, che ha aperto le porte ai cani praticamente ovunque: i quattro zampe sono i benvenuti nei cinema, nei ristoranti, ma anche al supermercato e nelle case di cura.

Alberto Colzani, dirigente responsabile del Servizio Veterinario di Sanità Animale dell’AslTo1, ha dichiarato in proposito: “Per una città con 900mila abitanti sono numeri senza dubbio importanti. Va considerato che molti nuclei familiari sono costituiti da due persone e sono in aumento quelli formati da appena una. Così, considerato che le relazioni interpersonali non sono il massimo, si tende magari a riversare il proprio affetto nei confronti degli animali. Per i cani esiste l’obbligo di iscrizione all’anagrafe: non è lo stesso per i gatti, ma le cifre sono a grandi linee equivalenti”.

La notizia positiva è che la crisi non ha affatto diminuito le adozioni, che, anzi, hanno continuato a crescere, come ha confermato Giuseppe Capogreco, veterinario dirigente dell’Anagrafe canina: “Abbiamo tantissimi casi di cani provenienti dal Sud. Spesso sono le associazioni animaliste a occuparsi del trasferimento una volta individuato un potenziale padrone”.

Tra le razze più amate, almeno ultimamente, dai torinesi, ci sono il chihuahua, il bulldog francese e il cavalier king, cani di piccola taglia che diventano, per chi abita in città, maggiormente gestibili e che sono in maggioranza tra i clienti dei veterinari della città.

L’amore per gli animali domestici non teme la crisi economica, poiché i padroni di cani non si risparmiano quando occorre sostenere spese mediche per i loro amici quattro zampe, ma non c’è da stupirsi, perché ormai gli animali vengono considerati a tutti gli effetti membri della famiglia.

Ma i benefici non si notano solo tra le mura domestiche, perché molti proprietari di cani ammettono che portare fuori l’amico Fido per la solita passeggiata contribuisce a far incontrare gente nuova e, quindi, ad allargare le proprie amicizie, arricchendo così la vita sociale. E, in una società che ci vuole tutti super impegnati e sempre di fretta, è sicuramente un gran risultato.

Vera MORETTI

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